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Limiti

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941

Elias Portolu

Grazia Deledda

p. 73
- Perché ti nascondi?, - gli urlava. - Che vita è questa? Se mediti un delitto, còmpilo e sia finita; se sei innamorato, appiccati. Uomo sei tu? Un fuscello sei, una statuetta di cacio di vacca! Non vedi che non puoi stare in gambe, e che il tuo viso è verde come una rana?

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p. 103
Al cader della sera fu vinto da una tristezza, da un languore invincibile. Cominciò a guardare l'orizzonte, verso Nuoro, col desiderio di tornare, di veder Maddalena; vederla almeno da lontano, e stringerle almeno la mano, o chinare almeno la testa sul suo grembo e piangere come un bambino.

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p. 103
Per alcuni giorni combatté così; vintosi la prima sera gli fu meno terribile vincersi gli altri giorni in seguito, e non fece ritorno a Nuoro. Ma le forze lo abbandonavano, una tristezza mortale non gli concedeva riposo né di giorno né di notte: e sentiva che ritornando in paese e rivedendo Maddalena non avrebbe più resistito contro la tentazione.

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p. 105
- Ebbene, sì, - proseguì Elias, sempre più disperato e irritato, - sì, sono venuto per chiedervi ancora consiglio, e sono certo che il vostro consiglio sarà buono; e sono venuto per chiedervi aiuto e sono certo che voi, per impedirmi di tornare a Nuoro finché la tentazione non avrà cessato di tormentarmi, sarete capace di legarmi, di nascondermi; ma cosa ne so io se potrò seguire il vostro consiglio, se mentre mi legherete non cercherò di mordervi le mani e di scappare e andare a fare quello che vuole il demonio?

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p. 106
- Ah. Elias Portolu, io non sono un sapiente; ma so che a ciascuno va messa la scarpa secondo il suo piede. Tu, che credi in Dio e nel demonio, sei venuto a chieder consiglio a me che credo solo nella forza dell'uomo; hai errato, ed ho errato anch'io dandoti dei consigli che non erano conformi alla tua indole: ecco fin dove arriva la mia sapienza, Elias! Ah, l'asino è più savio di me! Chi sa, ti dirò anch'io, che invece di giovarti, non ti abbia recato danno? Tu devi andare presso un uomo di Dio e chiedergli consiglio. Ma sei sempre in tempo. Ecco cosa ti dico.

flora e fauna, istruzione, limiti, religiosità

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