Storia
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1945
Cenere
Grazia Deledda
p. 12
laquo;Anticamente gli uomini andavano alla guerra: ora non si fanno più guerre, ma gli uomini hanno ancora bisogno di combattere, e commettono le grassazioni, le rapine, le bardanas non per fare del male, ma per spiegare in qualche modo la loro forza e la loro abilità!»
p. 14
Capitano della bardana era il bandito Corteddu, un uomo dagli occhi di fuoco e col petto coperto di pelo rosso; un gigante Golia, forte come il lampo.
p. 46
- Il sindaco ed i suoi fratelli, quando morì il loro padre, si divisero le monete d'oro con una misura capace d'un ettolitro! La moglie del sindaco, poi, ha otto tancas in fila, irrigate da fiumi, con più di cento fontane! Ebbene, dicono che il padre del sindaco trovò un ascusorju, dove il re di Spagna, quando fece la guerra con Eleonora d'Arborea, nascose più di cento mila scudi in oro.
p. 75
La scena risaliva al tempo delle Crociate, e si svolgeva in un castello molto turrito e vetusto all'esterno, per quanto all'interno fosse arredato con un solo tavolino rotondo e mezza dozzina di sedie di Vienna.
La fida Ermenegilda, uno studentino dal viso tinto con carta rossa, indossava un largo vestito da camera della signora Carboni; seduta presso il balcone, con le gambe accavalcate indecentemente, ricamava una sciarpa per il non meno fido Goffredo, guerriero lontano.
p. 89
- E, dimmi, - riprese, fissando una pagina del catalogo, - cosa vuol dire mobili al-la-Lui-gi-de-ci-mo-quin-to?
- Era un re... - cominciò Anania. - Questo lo so, - rispose vivacemente Maestro Pane, con un malizioso sorriso sulla gran bocca sdentata, - era un re al quale piacevano le ragazzine...
- Maestro Pane, - gridò Anania, strabiliato, - come sapete ciò?
Il vecchietto cominciò a ridere, togliendosi la giubba e piegandola accuratamente.
- Ebbene, - disse, fingendo un ingenuo stupore per non turbare oltre l'innocenza di Anania, - perché siamo ignoranti non dobbiamo saper nulla? A quel re piaceva giocare e divertirsi coi bambini, come alla regina Ester piaceva andar pei campi a cogliere spighe, ed a Vittorio Emanuele zappare l'orto...