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arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Storia

Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875

Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo

Marcello Cossu

p. 160
Volgeva intanto l'anno 1866. Italia avea un'altra volta chiamato i suoi generosi figli a redimere dallo straniero la bella Venezia, e a sciogliere le secolari catene a Roma soggiogata da un Papa-re. - Fu udito per ogni città, per ogni villaggio lo squillo della tromba guerriera; fu veduto accorrere numerose schiere di volontari con il grido unanime di redenzione, con un comune desiderio, con una sol meta. - Italia doveva essere una – dovea esser grande, bella e forte, e assidersi orgogliosa in Campidoglio con ferreo diadema in fronte!

costumi, gente, italia ed europa, storia

p. 166
Povere spose italiane, fatte vedovelle nel più bel giorno del vostro sospiro! E quando v'attendevate i vostri uomini con la corona dell'ulivo in fronte e col glorioso annunzio d'aver redento i fratelli dallo straniero!.... Ma voi pure dovete andar superbe del vostro fato, e pari a donne Spartane alla Battaglia di Leuttra, dovete accorrere al tempio e ringraziare Iddio d'avere i vostri prodi fatto il loro dovere!

costumi, flora e fauna, religiosità, storia

p. 180
Il nostro arrivo fu salutato con gioia dai vignaiuoli grazoncelli e villanenne che si trovavano nel perdio intenti alla vendemia. O, come si notavano lieti nella bisogna! quanta giocondità trapelava da loro! com'erano felici! - E chi più di essi! - Forse gli Epuloni con i loro incalcolabili tesori che si tengono chiusi nelle splendide sale d'un castello? - Niente affatto... E' il caso di ripetere quello che disse un giorno Solone a Creso re di Lidia, il quale nel fargli mostra delle sue immense ricchezze, lo domandava se egli veramente lo reputava l'uomo più felice della terra. No, gli avea replicato Solone, io conosco un uomo più felice di voi; questi è un contadino della Grecia, che non essendo né povero, né ricco, non ha che pochi bisogni ai quali provvede colla fatica delle sue mani.

contatti con altri paesi, costumi, geografia, nazioni extraeuropee, religiosità, storia

pp. 186-187
Allora come se fosse tocco da una commozione galvanica, trasalì, levossi e fece alcuni passi dietro a Violetta.

lingua, modi di dire, storia

pp. 223-224
Quei berrettacci frigi – quei tabarri greggi – quelle bracche alla romana – e le pilose calzature. Danno all'uomo aspetto ruvido e selvaggio... Abbiamo persino di quelli che vestono la melote – detta dagli antichi Romani mastrucca – in cui stanno nicchiati come testuggini nel guscio! - Cotestoro, anziché ritenere ormai un tale arnese per oggetto d'archeologia, s'ostinano a portarlo qual caro retaggio dell'illustse loro Capo, il fiero Amsicora.

costumi, flora e fauna, italia ed europa, lingua, modi di dire, storia

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