Giuseppe Dessì
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
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Angelo vide sua madre intenta a spazzare vicino alla legnaia: era in sottanella e ciabatte, e attraverso gli strappi si vedeva il bianco della sottoveste.
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Vi faccio la minestra col formaggio fresco e i finocchi.
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laquo;Quella buona minestra!...» disse «Va bene!... Saremo a casa prima dell’Avemaria.».
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Passarono per piazza Frontera, dove gli sfaccendati stavano, come al solito, seduti a fumare e a chiacchierare sui gradini di pietra, proprio nel punto in cui era stata piantata l’ultima forca
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laquo;Che ti possa rompere l’osso del collo!».