Giuseppe Dessì
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
p. 15
Lo vide prendere nel palmo della mano un po’ di polvere nera, e farla scivolare nella lunga canna, poi metterci su lo stoppaccio e pigiarlo ben bene con la bacchetta.
pp. 16-17
Glielo aveva regalato Sir H.P., il baronetto inglese che per molti anni era tornato sempre a Norbio nella stagione della caccia e che, con i suoi segugi e il suo fucile, aveva sterminato cervi e mufloni dei boschi di Parte d’Ispi.
p. 16
Sapeva bene che Gerolamo si sarebbe vendicato non appena se ne fosse presentata l’occasione.
p. 16
Angelo lo aveva visto tante volte fare questa operazione: non usciva mai di casa col fucile carico a pallini; e si portava sempre dietro il suo bastone di manico di corno di cervo, di cui il ragazzo conosceva il segreto.
p. 17
Il capo vaccaro scosse la testa impassibile: «Non basta» disse mostrando la moneta prima di mettersela nello stretto taschino del corpetto di pelle di capra.