Gente
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Marianna Sirca
Grazia Deledda
p. 749
Pensavo di andare a rubare per far ricca la famiglia; ma avrei voluto rubare molto, molto, non un agnello o un bue. Fare qualche bardana, sì, andare nella casa magari del mio padrino e rubargli il tesoro; non un agnello come l'aquila o la faina. Ma dov'erano i compagni per la bardana? Passati quei tempi, Marianna mia! Il malanno è che andavo a raccontare a tutti queste cose: e mi feci una mala fama, e fui tenuto d'occhio, e sorvegliato e spiato, io che non facevo male ad una mosca. E quando tornavo a casa, mia madre mi guardava triste e mio padre mi predicava dalla stuoia con la voce che pareva venire di sotto terra.
p. 806
Voglio conoscere la disgrazia, sì! So tutto; non ho gli occhi bendati. Mi aspetto l'ira dei parenti, la mormorazione di tutto il popolo; ma questo è nulla. Egli sarà forse condannato: questo è l'affanno: e questo pane amaro voglio: purché siano salve l'anima mia e la sua per l'eternità
p. 826
Le donne uscivano sulle porticine delle altre casupole e la guardavano fisso, salutandola con un cenno del capo, e lei aveva l'impressione che anche loro «sapessero», che il suo segreto oramai si fosse sfogliato come un fiore di cui tutti possedevano un petalo; ma sentiva il coraggio del proprio amore, e solo, in quel momento, si vergognava della gioia che invano tentava di reprimere in fondo al cuore pensando che se la madre era gravemente malata, Simone sarebbe tornato a visitarla...
Milano, Feltrinelli, 1961
Il disertore
Giuseppe Desś
p. 298
Ora nella strada c’era più gente. Tentava di calmare il cavallo, quando si trovò la strada sbarrata da una piccola folla che andava litaniando dietro al vice parroco e alla croce processionale. Per un attimo, Francesco tentò di frenare, mentre la folla fatta di persone pratiche e poco fiduciose, data una sbirciata al di sopra della spalla, come a un ordine si aprì e lasciò in mezzo alla strada solo il prete e il chierichetto. Alcuni si segnarono invocando, senza molta convinzione, Gesù e Maria.
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Desś
p. 23
La gente fiuta l’imbroglio, forse allora temeva anche un qualche inganno stregonesco, e preferiva stare alla larga da quelle case, da quella chiesa, da quelle fontane di acqua freddissima.