Gente
Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007
La bella di Cabras
Enrico Costa
p. 260
Credente convinto e forte delle proprie opinioni, l'avvocato Mulineddu vantavasi apertamente di due atti della sua vita, di cui non provava alcun rimorso: quello cioè di aver caldamente parteggiato con coloro che nel novembre nel 1857 avevano dato il voto al teologo Don Margotti, riuscendo a farlo eleggere, a primo scrutinio, deputato d'Oristano e quello di essersi pubblicamente compiaciuto, nel giugno del 1861, della morte del ministro Cavour, nemico dichiarato dei frati e dei conventi.
p. 270
Se Rosa fosse nata a Tempio, invece che a Cabras, il perfido non avrebbe a lungo gioito della sua vittoria! La mia figliuola, per lavare una macchia, lo avrebbe freddato in piazza, con una palla nel cuore!
p. 271
Credi forse che il pianto e la rassegnazione della tradita del Campidano non pesino sulla coscienza sociale quanto l'ira e la vendetta della tradita di Gallura?
Milano, Arnoldo Mondadori Editore
Canne al vento
Grazia Deledda
p. 383
- Zio Efix, anche oggi la mia nonna raccontava che le vostre padrone erano ricche come don Predu. È vero o non è vero?
p. 383
- Non arrabbiatevi, che vi fa male, zio Efix! Mia nonna dice che è stato il folletto, a uccidere don Zame. È vero o non è vero?