Enrico Costa
Congregazione di carità di Ozieri. Ospedale Civile. Relazione letta dal Commissario Prefettizio Enrico Costa ai nuovi membri della congregazione di carità nella seduta delli 22 settembre 1894
Enrico Costa
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La nuova donazione di L. 60000 fatta all'Ospedale dalla signora Maria Lucia Sechi, con testamento del 14 Settembre 1859, era venuta a proposito per spingere presidente ed amministratori ad affrettare l'impianto del pio istituto. Con deliberazione del 15 luglio 1861 si erano richiamate le L. 1680 del legato Borgia (già assegnate provvisoriamente all'istruzione pubblica) per poter far fronte alle spese di apertura. Nel 17 maggio 1863 si delibera l'impianto dell'Ospedale, per il quale si hanno le rendite disponibili di L. 7000 circa. Si designa il locale del Convento dei Cappuccini; si deliberano le prime spese; si calcolano le entrate straordinarie e il numero degli ammalati da ammettersi. Si lavora alacremente tutto quell'anno e i tre susseguenti (1864-66). Si delibera di far venire tre Suore di Carità; di acquistare diciotto letti, 12 per ammalati, e 6 per la servitù, ecc. ecc.
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Nel 1867 si apre intanto lo Spedale, dopo aver discusso e stabilito il servizio medico, gli orari, il metodo dietetico per gli ammalati, ecc. ecc. Il Municipio cede all'Ospedale l'intiero convento, coi pesi da pagarsi all'amministrazione del Culto (atto 30 novembre 1867) - e la Chiesa (atto 15 gennaio 1868) con la condizione di ufficiarla a spese della Congregazione – Si chiesero in seguito il vigneto e i terreni adiacenti, che furono accordati mediante tenue compenso annuale. La popolazione è vivamente soddisfatta.
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L'Ospedale fu ampliato e riformato nel 1889; i 12 letti del 1867 aumentarono a 50 nel 1893; le Suore da tre crebbero a cinque; e gli ammalati ricoverati, che nell'anno 1867 furono 80, divennero 370 nel 1893 – e toccarono i 609 nel 1880, i 652 nel 1891, e i 672 nel 1890.
Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007
La bella di Cabras
Enrico Costa
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A sei chilometri da Oristano, sulla riva orientale dello stagno di Mare-Pontis, giace Cabras – il villaggio più popoloso del Circondario, dopo Santu Lussurgiu, Cuglieri e Terralba. Nell’anno 1834 contava 3556 abitanti; oggi ne conta 4200.
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Le case di Cabras – come quelle della maggior parte dei paesi del Campidano – sono costruite di làdiri; così sono denominati certi mattoni indigeni composti di argilla e paglia, dissecati al sole.
