Istruzione
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
p. 19
laquo;Quella buona minestra!...» disse «Va bene!... Saremo a casa prima dell’Avemaria.».
pp. 23-24
Ora tutto stava forse per finire, forse la Santa Vergine aveva davvero ascoltato le preghiere ch’egli non aveva cessato di recitare durante la corsa. «Salvaci, salvaci, Madre benedetta, e io ti prometto che tornerò in seminario e mi farò prete. Facci tornare a casa santi e salvi!» Disse ancora una volta a fior di labbra la sua preghiera, pronunciò la sua promessa, perché gli avevano insegnato, in seminario, che le preghiere vanno dette e non solo pensate; ma per quanto fosse sommesso il mormorio e coperto dal rumore della corsa, Don Francesco lo udì e si voltò furente verso di lui.
p. 29
Si fece forza, si segnò, si avvicinò al cadavere e, inginocchiandosi su di un sasso, recitò la preghiera dei defunti.
p. 31
Cominciava a suonare l’Avemaria, quando arrivò davanti a casa Fulgheri.
p. 31
laquo;Madonna mia» disse «Ti ringrazio di aver salvato il mio bambino. Ti ringrazio! Accogli benignamente l’anima di quel povero peccatore!» Se fosse stata in casa sua, avrebbe acceso i lumini votivi davanti alle immagini dei suoi santi protettori, ma in casa del’avvocato non c’erano né immagini di Santi né lumini da accendere.