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Storia

La bella di Osilo

Marcello Cossu

p. 24
La sagra è quasi integra e assai bella per l'antichità che conserva. Essa è dello stile medievale; è disposta in forma di croce latina ed ha una sola navata. Aveva anche il pregio d'una magnifica travatura simile a quella di San Gavino di Portotorres, però i moderni guastamestieri nell'intento di restaurarla, le hanno sviato il bel carattere. Al luogo della travatura fu costrutta una lurida volta - furono chiuse le aperture ogivali d'origine pisana, e il finestrone rotondo d'onde prendeva la luce, fu trasformato in una sguaiata finestraccia. Sull' altare maggiore si conserva tuttavia un simulacro, che rappresenta San Michele vestito alla guerriera, a cui era intitolata la chiesa. Il monastero oramai distrutto dalle infinite ricerche di sognanti tesori, era anch'esso opera pisana: fu fondato nel 1139 da Mariano II, Regolo di Torres, - principe pietoso, sapiente, e oltre ogni dire benefattore - con bolla di  Papa Innocenzo II. Esso aveva un sol piano superiore e veniva posseduto in uno alla chiesa, sobborgo, con rispettive terre, schiavi ed armenti, da quei monaci Benedettini detti di Vallombrosa. Costoro, ogni anno ai 29 settembre, vi celebravano una gran festa con tutto lo sfarzo monacale d'allora. I villaggi vicini, gran parte del Logudoro e d'altre contrade dell'Isola, vi concorrevano, massimamente per assistervi all'Apertura della Porta Santa, che si eseguiva nella chiesa con un mondo di curiose cerimonie e colla concessione d'indulgenza plenaria.

arte, costumi, geografia, italia ed europa, religiosità, storia

p. 95
Il Castello d'Osilo fu costrutto dai marchesi Malaspina che lo possedevano nel 1272, dopo la morte di Enzo, o meglio, dopo la caduta del Giudici del Logodoro. Nel 1315, in seguito delle convenzioni che passarono tra i Marchesi ed i Re d'Aragona, prima che D. Alfonso effettuasse la sua spedizione di Sardegna, confermò loro il possesso di questo Castello, come di fatto n'erano signori nel 1323. Alla pace del 1325 il Re ne donò di nuovo l'investitura ai Malaspina che si erano rivoltati contro di lui. Nel 1326 questo Castello fu ceduto al Re in cambio di Azzone Malaspina che si era impadronito di Castel Genovese dove era stato fatto prigioniero. Nel 1328 Giovanni Malaspina lo ricevette di nuovo dal Re col suo borgo e col Monte Figulino. Nel 1329 i Malaspina si rivoltarono di nuovo e furono banditi da Sassari, ma non si sa che avessero perduto il Castello. Nel 1336 questi stessi signori ne fecero un omaggio al Re con tutte le sue dipendenze. Nel 1339 Giovanni, Azzone e Federico Malaspina si divisero l'eredità paterna; i beni della Sardegna ed il Castello d'Osilo toccarono a Giovanni: questo essendo morto nel 1343, dopo aver legato al Re tutto quello che possedeva nell'Isola, i due suoi fratelli fecero opposizione, spedirono dal Continente delle truppe che con viva forza s'impadronirono di questa fortezza. Nel 1352 Federico ed Azzone, essendo rientrati nella buona grazia del Re, questi diede di nuovo loro l'investitura del Castello d'Osilo. - Lupo, il nostro protagonista, aveva eredato questa importante fortezza da suo padre Azzone, la quale possedeva nel 1365, epoca del nostro racconto.

arte, flora e fauna, geografia, italia ed europa, storia

p. 96
Insomma era tal uomo che un Nerone non avrebbe superato in malvagità.

modi di dire, storia

p. 130
Noi diremo alcune parole di questo Etiopo che ne interessa. Moro era nativo della Libia, ed un giorno era ricco e potente non che felice; ma la sua stella lo volle misero schiavo. In un funesto scontro ch'egli ebbe coi Giannizzeri del Sultano, fu tatto prigioniero, trasportato in Oriente e ivi venduto.

contatti con altri paesi, geografia, nazioni extraeuropee, storia

p. 166
Egli aveva dal Giudice d'Arborea un importante missione da compiere. Il Re d'Aragona, D. Pietro IV, avea divisato reintegrare nel dominio dei suoi Stati di Sardegna il Castello di Osilo mediante la cooperazione di Pietro III, suo amico, allora Giudice d'Arborea. Il giovane Ciro, ardimentoso guerriero, era stato appunto prescelto da quest'ultimo per siffatta spedizione.

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