Colori
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
p. 90
Finalmente apre i suoi grandi occhi azzurri, li volge mestamente sull'effige di una Santa e prega. Qui - pari allo stormir della froda pel leggiero alito di vento, - sentesi il frascio di vesti donnesche e di passi che si avvicinano - e tosto ecco comparire una graziosa donzella dai capelli neri lievemente ondati, dagli occhi dolcissimi ed espressivi, però pallida nel volto e assai mesta. Ella era vestita all'orientale e teneva sollevato sul capo il suo velo bianco bordato d'argento formandole così gentil ghirlanda.
p. 93
La lunga capigliatura le cuopre in mille ricci il collo e le spalle che sono d'una splendida bianchezza.
p. 94
L'immenso volume biondo sembrava un onda di purissimo oro liquefato.
p. 95
L'ancella recò l'abito desiderato: era un lungo abito turchino semplice quanto mai, alquanto scollato e guernito a merletti, che risaltavano graziosamente.
p. 102
Quelle nubi di porpora così belle e graziose che s'elevano dal ponente e che poi diventano violace, fosche e d'un assai brutto colore – erano per lei il paragone delle gioie di questa terra... Che cosa è infatti l'umana vita se non un indeterminato spettacolo d'afflizioni e disinganni?... Ove andarono quelle dorate speranze della nostra giovinezza?