Colori
Lanusei, Tipografia Sociale, 1885
Ritedda di Baricau
Marcello Cossu
p. 21
Ed il giubbetto di seta celeste, come se fosse una ricca!
p. 22
Ritedda venne invitata da un bruno giovine, dalle membra ben composte e destro della persona, e di un simpatico aspetto.
pp. 26-27
Per tornare a Daniele, o meglio al costume che vestiva, egli aveva in capo il frigo berretto; sulla candida camicia, il giubboncino di velluto azzurro, coi petti accavalciati, le maniche strette, aperte e abbottonate con campanelle d'argento a scudetto;i braconcelli increspati sottilmente attorno alla vita, scendenti pei fianchi, allargandosi a ventaglio, e sotto di essi i calzoni di tela larghissimi, candidi e senza ripieghe. Aveva alla vita una bella cintura di cuoio color giallo, bigherata a varie tinte, e sul dorso, la tradizionale mastruca di pelle daino, c'era una grazia a vedere: con quelle due nere liste lungo la schiena e tutt'intorno cosparsa di chiazze, digradanti dal color fulvo acceso, al biondo pallido al bianco immacolato.
p. 27
Aveva alla vita una bella cintura di cuoio color giallo, bigherata a varie tinte, e sul dorso, la tradizionale mastruca di pelle daino, c'era una grazia a vedere: con quelle due nere liste lungo la schiena e tutt'intorno cosparsa di chiazze, digradanti dal color fulvo acceso, al biondo pallido al bianco immacolato.
p. 27
La fanciulla arrossì fino al bianco degli occhi, e andò a confondersi fra le sue compagne.