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Costumi

Lanusei, Tipografia Sociale, 1885

Ritedda di Baricau

Marcello Cossu

p. 20
Il dilettoso esercizio del ballo torna di mezzo agli sguardi procaci, ai teneri sorrisi ed a qualche stretta di mano, che sono, per così dire, il prodromo della passione d'amore; non è adunque a meravigliarsi, se nelle ricorrenze delle feste, compatte schiere di giovani intrecciano le danze, fosse pure allo accordo di quattro voci disaggradevoli, o al suono d'un organetto, e più spesso a quello delle pastorali launeddas. Il fatto è, in quella sera, la balda gioventù aveva la frenesia addosso, destata da un vecchiotto mastrucato, il quale, tenendo in bocca certi arnesi di canna, soffiandovi forte e senza lena, ne faceva uscire un armonia, che un poeta inedito rassomiglio a Pecchie, quando ronzano nel bugno.

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p. 21
E con quei due occhioni neri, come le more del rovo! - terminava nel dire la seconda. In un altro crocchio si faceva questo discorso: - Toh, come si è allindata, la Ritedda! - Corbezzoli! Ci ha il peplo nuovo col fermaglio d'argento.

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p. 23
Non lungi dal villaggio di Lotzorai, presso un monticello, si vedevano ancora le rovine di un vecchio castello detto di Ogugliastra. Il nome di Ogugliastra cambiato poi in quello di Ogliastra, non viene dall'ulivo selvatico (oleastro), che abbonda in tutta l'Isola: ma da un obelisco in pietra, detto dai naviganti Aguglia, che si trova nel bordo del mare un poco al nord di S. Maria Navarrese, sotto Monte Santu, prima d'arrivare al capo di questo nome. Questo obelisco è formato naturalmente da un gran masso di roccia calcarea.

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p. 23
Quantunque egli appartenesse ad agiata famiglia, e fosse di buon casato, vestiva in preto costume ogliastrino, e come vestivano allora tutti i giovani di Lanusei, malgrado l'invadente civlità.

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p. 24
Si racconta che nella ricorrenza della festa di San Cristoforo ( sagra esistente nei territori d'Ilbono ) essendovi concorso molto popolo e con esso i Moschettieri di guarnigione a Lanusei, costoro ebbero il mal talento di fare certe levate di mano sulle forosette; di che grandemente sdegnato il popolo, dato il piglio a dei coltellacci, fece man bassa sugli inurbani forestieri. Si ricordano ancora i Sette Antoni, che solevano divertirsi al bersaglio dentro il paese, senza essere molestati dai Moschettieri. Ora i Sette Antoni non erano altri, che i sette famigerati banditi dell'Ogliastra.

costumi, geografia, religiosità

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