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autori

Francesco Fancello "Brundu"

opere

Il diavolo fra i pastori

Francesco Fancello "Brundu"

Roma, Mondadori, 1945

Il diavolo fra i pastori

Francesco Fancello "Brundu"

p. 77
Sembrò quello il segnale per le danze. Dovunque si formò una lunga catena di danzatori, seri e impettiti come in un rito sacro, per il classico ballo tondo.

costumi

p. 96
Perché il marito aveva emigrato all’estero? Perché dopo tanti anni non accennava a rimpatriare? Proprio in quei giorni era giunta la sua risposta alle preghiere della moglie che aveva preso occasione dal ritorno del cognato Antonio per rinnovare l’assalto. Diceva: “Ti prego di non affliggermi con le tue insistenze. Se mi trattengo ancora lontano dalla famiglia vuol dire che ho le mie ragioni e non è certo per divertirmi”.

emigrazione

p. 101
Tanto è vero che i soli momenti di pienezza eran stati quelli nei quali aveva riscoperto motivi ormai dimenticati nei recessi della memoria, come quando in una delle sue prime gite campestri si era trovato davanti al sughereto della tanca grande scortecciato di fresco: di fronte all’oro del pascolo disseccato, i tronchi rosso sangue come spellati vivi gli avevano dato lo stesso brivido che sempre lo assillava fanciullo. S’intende che la coscienza tecnica dell’agricoltore aveva immediatamente ristabilito il significato utilitario della macabra scena.

colori, geografia

p. 101
Il pomeriggio del giorno dopo si trovarono da zia Ziromina Anna Silano e Veronica Doneddu, sorella e cognata di Antonio e tre comari molto affezionate a casa Silano: Rosa Mereu, moglie di zio Maurizio Canu, donna prestante e di robustissimi polsi, Florentina Gessi, sempre preoccupata di tenere a posto il fazzoletto che le inguainava il capo e il viso, dando luce solo agli occhi e al naso, ed infine Filomena Boi, la madre del corpulento Pizzente Secchi, eccezionalmente piccola e dagli occhi di topo.

gente

p. 102
E tuttavia zia Ziromina non si dava per vinta e contava sugli sforzi riuniti delle sue amiche per avviare a miglior fine il negozio. Era donna di energia ostinata, che le si leggeva sul viso rugoso, dominato da un naso ricurvo sotto due occhi tondi ed arcigni.

gente

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