Giovanni Battista Tuveri
Cagliari, Tipografia Nazionale
Del diritto dell'uomo alla distruzione dei cattivi governi
Giovanni Battista Tuveri
p. 52
hellip;E anch’io convengo che devono parere insociabili, ove specialmente il dritto di successione non si tenga per subordinato al fine della Società civile ; o si pigli la Sovranità popolare per privamento di Governo, conforme usano i nostri avversari
p. 54
Gaetano Filangieri concede che il Potere supremo, in uno Stato democratico, è tra le mani della nazione intera, ma parmi che si esprima poco esattamente, allorché scrive : il Popolo nella democrazia è in certi momenti monarca, in certi altri è suddito. Egli fa le leggi, egli crea i magistrati, egli elige i giudici; ma egli quindi deve ubbidire, anche non volendo
p. 58
Affini alle dottrine di questo A. , ma meno stemperate, perché meno conseguenti, sono le dottrine esposte da V. Gioberti , nella sua introduzione allo studio della filosofia. Secondo il medesimo, l’idea è il solo e vero sovrano, nel senso preciso della parola
p. 65
Ma proseguiamo il nostro esame. “Che l’uomo faccia un sovrano, scrive Gioberti, è cosa assurda ; e tanto assurda, quanto che il figlio generi il padre, e la causa nascadall’effetto.
pp. 86-89
D’altra parte, la sovranità è inviolabile, imperocché, secondo la bella dottrina di Emmanuele Kant , la quale in questa parte è la formola scientifica del precetto cristiano, la regola morale dee essere concetta in modo, che possa servir di norma in tutti i casi possibili