Giovanni Battista Tuveri
Cagliari, Tipografia Nazionale
Del diritto dell'uomo alla distruzione dei cattivi governi
Giovanni Battista Tuveri
pp. 24-25
A chi mi ricordasse la Francia del 1848, la quale, a dispetto di quasi tutti i governi d’Europa, s‘erige in Repubblica, io ricorderei la Francia del 1814 e del 1815, che per due volte piega il capo sotto il giogo degli odiati Borboni.
p. 26
Il Lombardo-Veneto costituisce, a mò d’esempio, non lieve parte del gran patrimonio d’uomini della famiglia d’Habsburg-Lorena ; la quale, gelosissima del suo potere, non solo represse mai sempre spietatamente la libertà nei suoi dominii, ma fu causa che non pochi principi potessero esercitare impunemente sui loro Popoli ogni sorta di vessazioni
pp. 27-30
Ed ecco l’impresa dell’indipendenza diventata per molti una questione di nomi, specialmente se il governo italiano non lasci maggiore libertà dello straniero…P 27-30
pp. 42-44
Si è il difetto d’un mezzo ordinario, per cui il Popolo possa esercitare i suoi poteri sovrani, che necessita e giustifica le Rivoluzioni, le quali altro non sono, che l’irregolare esercizio della Sovranità popolare
p. 46
hellip;Avvegnachè, per tacere del discredito quasi universale in cui sono caduti Obbes, Masio, Ornio, Vitriario, e gli altri di quella fatta, anche i più recenti nemici della causa popolare, colle loro continue invettive contro la libertà dell’esame, ci danno chiaramente a conoscere quanto poco oggimai confidino nel buon successo delle loro argomentazioni.