Religiosità
La bella di Osilo
Marcello Cossu
p. 131
E dire che siamo fra Cristiani... fra costoro che hanno per fondamentale principio la carità verso il prossimo! - Davvero? ma se siete così pietosi verso il vostro simile, noi Maomettani, che pur ne chiamate barbari - vi possiamo rispondere che i barbari siete voi - giacchè in nostro petto mai albergarono così iniqui sentimenti.
p. 154
Vi giuro io, per tutti i diavoli della Tregenda, che la cosa non è tale.
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Ella si riscuote, o meglio, ella rinviene da morte a vita; anzi per un momento credesi nel baratro della tomba. - Come le sembrava fosco quel luogo! Tetro! Orrido! - Ella tenta riaprire la paurosa pupilla, ma non osa, angosciata più che mai... Vede intorno a sé il regno dei bui fantasticamente coperti a lutto. Sono i regni della morte, pensa ella. - Tosto l'assalì un brivido e prova un gran ribrezzo. Avrebbe chiamato aiuto, ma non lo fa per paura che a lei rispondano gli spettri che la circondano.
p. 156
Però il Mago disse alla madre mia quando mi ha partorito, che io sarei perseguitato da Arimane, e il Mago non si poteva ingannare. Io t'odio, Arimane, io t'odio più della mia vita stessa.
p. 166
Ho fatto un triste sogno in cui mi si appresentò la madre mia avvolta in funereo lenzuolo e tutta lagrimosa.... Oh, quella visione non può essere che messaggiera di sventura!.... Ho pianto.... ho pianto tanto.... eppure il pondo che grava sul mio petto non si è alleggerito ancora.