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arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Italia ed Europa

Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875

Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo

Marcello Cossu

pp. 157-158
Dopo le manovre io fui destinato alle Calabrie per cacciarvi il brigantaggio. In uno scontro ch'ebbe la mia squadra rimasi ferito; ma io aveva steso sul terreno uno dei Capi-banda; mi fu perciò conferito il grado di sotto-ufficiale e fui fregiato dalla medaglia al valore. Poco tempo appresso fui mandato a Milano ove trovai il mio amico cui bramava tanto vedere. Fu una gioia da parte d'entrambi, ci abbracciammo fraternevolmente e di lì si rannodò la nostra amicizia, che avea stentato in un carteggio vago, di niuna importanza. Giuliano era uscito pochi mesi prima dal Collegio ove avea conseguito il grado di sotto-tenente.

geografia, istruzione, italia ed europa, lingua

p. 160
Volgeva intanto l'anno 1866. Italia avea un'altra volta chiamato i suoi generosi figli a redimere dallo straniero la bella Venezia, e a sciogliere le secolari catene a Roma soggiogata da un Papa-re. - Fu udito per ogni città, per ogni villaggio lo squillo della tromba guerriera; fu veduto accorrere numerose schiere di volontari con il grido unanime di redenzione, con un comune desiderio, con una sol meta. - Italia doveva essere una – dovea esser grande, bella e forte, e assidersi orgogliosa in Campidoglio con ferreo diadema in fronte!

costumi, gente, italia ed europa, storia

pp. 161-162
Siamo sotto Custoza, in quella funesta giornata perduta dagli italiani, la quale formerà nella storia una pagina lugubre e vergognosa! Custoza è un'altra poco discosta da Verona; ivi il valore italiano, per nessuna cautela dei capitani dell'esercito, fu sopraffatto dal nemico; migliaia di uomini furono lanciati là nelle regioni dello sconosciuto – Austriaci e Italiani si batterono con sovrumano valore, formando di sé monti di cadaveri; ma i primi ebbero la vittoria – una sanguinosa vittoria! Quei caduti, amici e nemici dormono là insieme e sia lieve anche agli stranieri, la terra straniera!... Io vi riporterò qui un brano della Relazione fatta dallo Stato Maggiore sul conto della perduta battaglia:[...] Comunque sia, fatto è che al mattino del 24 al comando generale dell'esercito italiano nulla si sapeva della marcia avanti degli austriaci. Pur troppo non lo si sapeva perchè non lo si volle sapere!

contatti con altri paesi, gente, geografia, italia ed europa, lingua

pp. 223-224
Quei berrettacci frigi – quei tabarri greggi – quelle bracche alla romana – e le pilose calzature. Danno all'uomo aspetto ruvido e selvaggio... Abbiamo persino di quelli che vestono la melote – detta dagli antichi Romani mastrucca – in cui stanno nicchiati come testuggini nel guscio! - Cotestoro, anziché ritenere ormai un tale arnese per oggetto d'archeologia, s'ostinano a portarlo qual caro retaggio dell'illustse loro Capo, il fiero Amsicora.

costumi, flora e fauna, italia ed europa, lingua, modi di dire, storia

Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007

La bella di Cabras

Enrico Costa

p. 81
Potenza d'uomini di genio, o speciali condizioni di rivolgimenti politici o sociali ci vogliono, perché si riesca ad imporre ad un paese nuove riforme negli usi e nelle abitudini, come la Toscana, patria di Dante, ci ha imposto per lingua il suo dialetto; e come la Francia, madre delle galanterie, ci ha imposto per mode le sue stranezze.

italia ed europa

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