Italia ed Europa
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 24
Riccardo, così chiamavasi il mio amico, fu inviato a Sassari a studiarvi le lettere e vi stette finchè lo colse la sventura di perdere il suo genitore.
pp. 27-28
Ora a Sassari: l'è Sassari, come tu sai, quell'avenente donzella, che sempre più cresce e si sviluppa e sempre più divien bella. I suoi abitanti sono al solito spensierati, garruli, spiritosi; pagano come banchi le imposte, i balzelli, e s' infischiano di tutti i mali del mondo. Vero è non mancano fra loro – come avviene dei grandi centri – gli uomini politici – epperò i partiti, le gare. Vi sono i democratici, fra i quali i rossi fino alle midolla, che reputano i sovrani altrettanti Atrei d'umanità; i monarchici, che gridano la croce a quelli e reputano al contrario i principi altrettanti semidei. Né si stancano di venerarli, incensarli per diritto e per rovescio, tanto di procurarsi l'asterisco e possibilmente la pagnotta. In fine vengon quelli di genere neutro che la sanno lunga; costoro fingono il morto e attendono la bazza per spiegar bandiera.
pp. 31-32
Ecco, ripigliava io, trinciando un pollo ben rosoluto e poi di essermi sghermito alquanto degli effimeri assalti della fame >> ecco, questo si chiama mangiare da Cristiani.... A Sassari invece, in quelle locande lì, t'asciugano la borsa per benino, e ti rimpinzano lo stomaco con dei intingoletti camuffati da nomi barbareschi, e che in fondo non sono che carni stantie e verdure di assai basso nome... Ora si hanno preso l'uso di servire alla carta; vò aggiornarvi di questo servizio in voga.
p. 42
O, vedete – ecco un martire della nostra terra – un povero giovine cui fu forza a tutto rinunziare – alla carriera degli studi, chi sa per lui brillante, ad un avvenire, forse per lui dorato; e ciò per accorrere in aiuto della comun madre, Italia – per versare per Lei tutto il suo sangue! - E quanti altri martiri non saranno in questo remoto angolo di terra?... Eche perciò?... La Sardegna fu forse considerata mai come figlia ingenita di Colei?
p. 47
Intanto preso commiato dall'ostessa, inforcammo i nostri cavalli e partimmo di carriera dalla città di Ozieri.