Geografia
Lanusei, Tipografia Sociale, 1885
Ritedda di Baricau
Marcello Cossu
p. 6
Indi, declivi ed erti poggi, che aprendosi e suddividendosi, offrono le loro spalle aspere di granito, e presentano l'aspetto di cupi boschi, ricettacolo di mufloni e di cignali.
p. 7
Pei dossi di quei colli, che sfumano nell'azzurro del cielo, il pallido degli ulivi armonizza col verde cupo dei castani. E vi crescono erbe aromatiche e balsamici fiori [...] e vi nasce spontanea la vite, che in rigogliosi pampini schierati a festoni, porge a filze di rubini i maturi grappoli, da cui il colono spreme quel dolce licore, che ben fu appellato Ambrosia degli dei.
p. 9
Tu fissi, ne' tuoi occhi profondi il lembo estremo del mare, non sia per sorgere una stella amica che ti sollevi a destini migliori.
p. 9
E fin d'ora gli ammanisci deliziosi favi amari e l'affascinante Ogliastra affinchè si ristori e conforti.
p. 13
Ritedda era il vero tipo di quella bellezza malinconica, affascinante che ancora s'incontra in alcune fanciulle della Sardegna.