Lingua
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
p. 133
Questo a sua volta comparve; era tristo nell'anima come il bruno del suo viso, e nel varcare la soglia della camera gli uscirono di bocca queste parole: - Mostro, possa esser questa, l'ultima tua scelleratezza!
p. 135
Era, se vi ricordate, quella cara pulcella che gli rapimmo da Figalina.
p. 135
A proposito, - osservava l'altro con un fare scherzoso e con sorriso sulle labbra, che non gli avrebbe invidiato il coccodrillo - dicono chi il cuore delle donne sia tenero dolce e altre storie lì... ma sapete che la sbagliano di pianta...? Vi giuro per tutti i diavoli della Tregenda.
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Vi assaggio il sangue... era amaro come la cicuta! Ora dica chi vuole che il cuore delle donne è tenero e dolce... - Con tutta vostra calma, Draghignazzo - esclamarono in coro i compagni - ma voi le sballate troppo grosse.
p. 136
E', il cuore umano, un tozzo di carniccio grosso quanto questo pugno e saenz'un osso, senti, e del colore della ciriegia barricocca e così tenera che invita trarci su un morso.