Flora e fauna
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
pp. 95-96
Zulemaide era ancora uscita, - rientrò, recando un mazzolino di fiori autunnali e un bigliettino per la signora.
p. 104
Inallora vennemi a lambire colle sue acque, come un mansueto leone; mi fece vedere tutte le sue attrattive – l'incantevole azzurrino - [...] - Che son costoro se non un branco disordinato di famelici lupi?
p. 106
Dormi, o fanciulla, su quell'origliere di tante care speranza.... calma il tuo spirito affannoso e liba quel calice di rose ora che gli angioli te lo apprestano... però, ahime! Tutto sarà un sogno! Le felicità della terra non sono che un dolce sospiro... tu non ne provasti ancora le angoscie e pur troppo per te fatal destino ha scritto lassù: << Sarai infelice! >>.
p. 112
Quei cani sguinzagliati – faceva egli – sono sassaresi, perocchè essi s'acchetarono all'intimazione di Niccolò Calderari capitano delle loro milizie.
p. 114
Ma quella notte era molto lunga... il sole si era per lui saporitamente addormentato - ed egli invano si avvoltolava in quel letto divenuto ormai di pruni.