Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
p. 44
Pertanto la festa era tramontata tinta di sangue.
pp. 46-49
Adelasia di Torres sarda eroina fra le più illustri però oltre ogni dire sventurata, dopo la morte del suo primo marito Ubaldo Visconti, il quale fu giudice di Gallura e di Torres a un tempo era passata in seconde nozze con Enzo il bastardo di Federice II di Germania. L' ambizione di essere nuora dell'Imperatore e il superbo titolo di regina che questi scaltramente le prometteva e a cui venne innalzata circa il 1240, avevano disposto l'incauta principessa a contrarre quel maritaggio, il quale poi le doveva costare un mondo di sciagure per tutto il tempo della sua vita. [...] In modo speciale inveiva contro le pulzelle del suo dominio; queste venivano rapite dai ferocissimi bravi, che si teneva attorno per servirlo, e trasportate nel Castello, ove poi di essere oltreggiate e turpemente contaminate, si facevano morire fra i più crudeli tormenti.
pp. 46-47
A compiere queste scelleratezze il giovane monarca forse veniva anche incitato dalla sua genitrice Bianca Lanza la quale in uno al suo drudo Donno Michele Zanche.
p. 49
Insomma era tal uomo che un Nerone non avrebbe superato in malvagità.
p. 50
Egli che non aveva mai avuto il benchè menomo torto da chi che sia, veder là rintuzzare tutto il suo orgoglio da un orda di popolo che egli considerava domo fino all'abbiettezza, assassinare i suoi bravacci e lui lì lì per essere ucciso barbaramente, lo ripetiamo gli fu cosa orribile.