Lingua
La bella di Osilo
Marcello Cossu
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La tapezzeria è di sciamito celeste a stelle d'argento che contribuisce a dare alla camera un aspetto di cielo sereno.
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Il suo bianchissimo viso si confonde nella candida tela di bucato – solo vi brilla il corallino labbro, tumidetto, disposto all'ozio presuntuoso del sonno innocente - ed una treccia bionda e vellutata che scorre tortuosa sull'origliere e perdersi fra le pieghe delle coltri.
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Madonna, voi mi confondete – rispose l'araba fanciulla.
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Finalmente apre i suoi grandi occhi azzurri, li volge mestamente sull'effige di una Santa e prega.
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E tosto compare una graziosa donzella dai capelli neri lievemente ondati, dagli dolcissimi occhi, però pallida nel volto e assai mesta. - Ella era vestita all'orientale e teneva sollevato sul capo il bianco velo bordato d'argento, che le faceva gentil ghirlanda.