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Costumi

Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007

La bella di Cabras

Enrico Costa

p. 14
Persino il parroco, in un giorno di questua per le anime del purgatorio, entrato in casa dei genitori di Rosa, osò dire al babbo che ognuno doveva vivere nella condizione in cui era nato, e che certi ghiribizzi non potevano che offendere Dio nostro Signore e i compaesani nostro prossimo. Il povero zio Antonio Maria fece di tutto per scusarsi col parroco, ma la moglie quel giorno si unì al reverendo, in modo che il babbo n'ebbe la peggio, tormentato dalle prediche di due sottane di diverso colore.

costumi, religiosità

pp. 25-26
Era il 23 maggio del 1860 – la vigilia di Santa Maria – titolare della parrocchia del villaggio, la festa principale di Cabras; la quale chiama dai dintorni un numero infinito di devoti, di curiosi, di buontemponi. Le belle forosette del paese avevano da più giorni lasciato inoperoso il telaio e le altre faccende domestiche, per pulire e apparecchiare le lunghe canne, alle quali, con cura, andavano assicurando i loro più cari fazzoletti, i più eleganti sciallini, le pezzuole, i broccati, che dovevano servire per addobbare e decorare la chiesa nel giorno della festa. E' questa un'occupazione curiosa che dà alla festa una certa originalità. In ogni casa tu vedi due, tre, quattro donne mondare le canne dalle foglie secche, per renderle lisce; altre sono intente a cucirvi su, a foggia di bandiera, drappi d'ogni sorta. Oltre al merito che ogni famiglia vuol farsi, concorrendo alla decorazione degli altari; oltre all'orgoglio di poter mettere in mostra quanto di meglio si ha in casa, perché venga ammirato dai visitatori, in quell'usanza originale c'entra un pochino la questione religiosa. Que' fazzoletti, quegli sciallini, quei broccati, dopo aver assistito alle sacre funzioni, rientrano in casa benedetti e possono apportare buona fortuna.

costumi, geografia

p. 25
Era il 23 maggio del 1860 – la vigilia di Santa Maria – titolare della parrocchia del villaggio, la festa principale di Cabras; la quale chiama dai dintorni un numero infinito di devoti, di curiosi, di buontemponi. Le belle forosette del paese avevano da più giorni lasciato inoperoso il telaio e le altre faccende domestiche, per pulire e apparecchiare le lunghe canne, alle quali, con cura, andavano assicurando i loro più cari fazzoletti, i più eleganti sciallini, le pezzuole, i broccati, che dovevano servire per addobbare e decorare la chiesa nel giorno della festa.

costumi, religiosità

p. 26
Oltre al merito che ogni famiglia vuol farsi, concorrendo alla decorazione degli altari; oltre all'orgoglio di poter mettere in mostra quanto di meglio si ha in casa, perché venga ammirato dai visitatori, in quell'usanza originale c'entra un pochino la questione religiosa. Que' fazzoletti, quegli sciallini, quei broccati, dopo aver assistito alle sacre funzioni, rientrano in casa benedetti e possono apportare buona fortuna.

costumi, religiosità

p. 26
Curioso invero vedere la chiesa di Santa Maria nel 24 di maggio, in cui ricorre la festa solenne! All'esterno di quel tempio modesto, intorno alla gran porta d'ingresso, ricca di quattro colonne di stile barocco, sono disposti fasci di mirto, d'alloro, di timo, di serpillo, e di altre piante aromatiche. Nell'interno della chiesa, centinaia di bandiere formanti i gruppi  più capricciosi su per gli archi, intorno ai pilastri, sugli altari, dappertutto.

costumi, religiosità

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