Arte
Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007
La bella di Cabras
Enrico Costa
p. 27
Dal corpo del fabbricato spuntano superbamente la gran cupola dell'altare maggiore e il cocuzzolo piramidale del campanile; l'una e l'altro placcati con mattoni verniciati a diversi colori.
p. 56
E' San Giovanni di Sinis; costrutta, a quanto dicesi, nel IX secolo. Era la principale chiesa della Tharros cristiana...Più in là è l'altra chiesetta di S. Salvatore, dove si fa una festa popolare, nella prima domenica di settembre...Tutta la regione è sparsa di Nuraghi; il Padre Vitale asserisce vi esistessero quaranta villaggi.
p. 86
Ha eretto una superba statua alla sua valorosa Eleonora d'Arborea.
p. 87
Ha la bella Villa Eleonora, che il signor Vandalino Casu apre a chi vuol visitarla, insieme al suo cuore di gentiluomo, alla sua vernaccia di Solarussa, e alla collezione dei suoi busti di terra cotta.
p. 93
L'antica capitale di Arborea ha cornacchie nere come l'occhio delle sue donne, e colombe grigie come i làdiri delle sue case. Le famiglie però dei due volatili hanno un diverso soggiorno. Le prime, innumerevoli, salgono sulla cupola e sul campanile della cattedrale, per sciogliere i loro canti fastidiosi, e si calano, come le cornacchie di Roma sulle rovine del Colosseo. Le seconde invece fabbricano i loro amori e i loro nidi nell'ex convento degli scolopi, e scendono in piazza a passeggiare intorno alla statua di Eleonora, come le colombe di Venezia nella piazza San Marco.