I sassaresi la chiamano “Carrera longa” ma il suo nome moderno è Via Lamarmora. Essa gode del prestigio che le viene dall'essere la più lunga via di Sassari. La natura del prestigio è quella di cui godono presso i poveri altri poveri che hanno avuto da natura di essere lunghi magri o grossi. Senza alcun fondamento morale il prestigio di Via Lamarmora è meritato. È lei che incanala il traffico della città vecchia e lo smista senza ingorghi, con la tranquillità dello stomaco dei poveri allenato a digerire ogni cibo.
Dall'inizio alla fine consta di tre parti, la prima o l'ultima da Via del Carmine a Piazza Tola, la mediana da Piazza Tola a Via Rosello e da qui alla fine dove il lungo budello si allarga sfociando quasi in un breve estuario su quella banchina di grosse pietre che è Corso Vico.
Via Lamarmora ha la sua gente che varia col variare dei settori. Dalla parte di Via del Carmine, sopra Piazza Tola, resta come isolata, quasi il punto morto del flusso che ha il suo centro nella piazza, col mercato che la occupa quasi ogni giorno. Alla piazza è legata come il retrobottega al banco, del suo commercio vive, ne ospita la merce nei magazzini dei palazzi un tempo signorili.