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ENRICO COSTA


Lo chignon
Enrico Costa

   Si può ciarlare quanto si vuole sulle mode in generale; si può spezzare una lancia contro tutti i crinolini e tutti i gingilli del mondo; ma se noi scendiamo nel segreto della nostra coscienza, forse siamo costretti a confessare che le mode sono indispensabili a uomini e a donne, perché senza di esse la bellezza non potrebbe esercitare quel certo prestigio che esercita. - Per fortuna però, l'uomo, invece di scendere, pensa a salire sulla propria coscienza, per farla tacere soffocandola.
   La moda ha sempre fatto le cose a dovere, e dà dei punti al Supremo Fattore. Chi non lo sa? - Un giorno Dio si è pentito di aver creato l'uomo, ma la Moda non si è mai pentita d'aver creato il figurino!
   Sono innumerevoli le trasformazioni che hanno subìto le acconciature delle donne, a cominciare dalla nostra madre Eva che vestiva colla massima semplicità, e terminando in certe matrone moderne che portano sulla carne viva più di cento chilogrammi di stoffe, di pietre e di metalli.
   Pure, fra tutte le trasformazioni, la più varia e la più ricca è per fermo l'acconciatura della testa, che fu in ogni tempo soggetta a facili e rapidi cambiamenti, secondo il capriccio, la moda, ed anche le leggi.


   Presso tutte le nazioni ogni moda aveva il suo nome di battesimo. Il lettore capirà benissimo che non mi passa neppur per il capo il pensiero di fare una rassegna delle pettinature! - Ne accennerò qualcheduna.
   Per esempio, esisteva anticamente la mitra, il flammeum, il caliendrum, l'oneos, la corymbion, ecc., ecc.
   La mitra era in origine una fettuccia o benda, di cui le donne si servivano per cingere il capo, o per fermare la capellatura.
   Il flammeum serviva alle spose il giorno delle nozze, e se ne valevano anche le matrone. Era un velo di un giallo vivo o color fiamma.
   Il caliendrum era un giro di capelli che le donne aggiungevano alla capigliatura naturale per allungare le treccie.
   L'oneos consisteva in un ciuffo di capelli che terminava comunemente in punta, come un campanile - acconciatura tragica secondo il carattere dei personaggi. Se la donna era bionda e mansueta l'oneos era di mediocre grandezza - se era bruna e fiera, era altissimo. - (I lettori vedono, che gli antichi avevano più buon senso di noi nell'applicare le mode: essi tenevano conto del carattere e del colore dei capelli, ciò che dà ragione al mio articolo precedente sulla Moda!)
   Dopo l'oneos vennero gli assortimenti di spille d'ogni genere, per tener raccolti i capelli dopo averli uniti in nodi, in reticelle o in treccie dietro la nuca. - Le ateniesi portavano cicale d'oro ai capelli, e ne sospendevano ai ricci cadenti sulla fronte.
   Corymbion era una specie di acconciatura, che, raccogliendo i capelli in un sol fascio nel cuccuzzolo, li lasciava cadere intorno alla testa alla guisa dei corimbi dell'ellera. (Vedi la Venere dei Medici).
   Come le lettrici avranno già osservato, gli attuali chignons non sono figli del secolo XIX - essi discendono in linea retta dall'antichità. - I romani facevano anch'essi uso di capelli falsi e di parrucche. Le donne romane (che in generale avevano i capelli neri) amavano la capellatura bionda, e usavano pomate per darle quel colore. Le donne ricche anzi (ed anche qualche bellimbusto effeminato) coprivano i capelli con polvere d'oro.
   Non voglio parlare degli egiziani che attortigliavano i capelli come certi maccheroni ¬- dei chinesi col ciuffo proverbiale - e dei giapponesi che li tirano tutti dietro la nuca.
   Un tempo, i soli re, regine e principi, avevano il diritto di portare capelli lunghi - usanza che durò pochi anni. - Anche le donne del Medio Evo portavano i capelli lunghissimi, poi divisi in treccie, poi serrati sotto una specie di berretto o cuffia.
   Nel secolo XIV le donne fecero gran pompa di pettinature, ed acconciavano i capelli con tanta cura ed attenzione che furono fatte segno alle declamazioni dei moralisti e predicatori.
   Vi fu una tregua; ma dal XVII al XVIII secolo tornò a galla la manìa, e in che modo!
   Un tempo i capelli si tagliavano cortissimi e si arricciavano come tanti cavoli. Questa moda durò pochissimo; e siccome i capelli tardavano a crescere, si fece uso di mezze parrucche divise in due parti uguali, inanellate o arruffate dai due lati della testa. - Una signora, vedendo che il vento guastava quella parrucca, la circondò di una fettuccia; quindi per l'istinto delle scimmie, tutte le donne colla fettuccia! - Una regina di Francia comparì a un ballo con un ciuffo a campanile detto à la herisson - e tutte col campanile!
   Venne poi la voga à l'enfant, e si mantenne fino al principio del nostro secolo; - poco dopo, in tempi molto tristi, fe' capolino la moda à la victime, che il nostro Parini pose in satira - Ah, donne, donne! - una povera infelice che pose il capo sotto la scure del boia, invece di destare la compassione nel vostro cuore, destò nella vostra mente l'idea di una nuova moda! - è proprio orribile!

   Ed ora allo chignon!
   Tutto potrebbe perdonarsi alla moda! - Certe foggie di vestire si possono anche scusare, quantunque ridicole: - e ciò per un'unica considerazione - perché, infin dei conti, quando una donna è bella, tutte le mode le si attagliano a pennello. Quando si possiede una bella taglia, una bella testa, begli occhi, bella bocca, bel seno, bel collo, ecc., ecc., si ha un bel cuoprirli di stoffe ridicole, di ornamenti bizzarri, di cianfrusaglie da museo; non cessano perciò di essere belli quegli occhi, bello quel collo, bello quel seno, belle quelle braccia, ecc., ecc. - Quando le forme della carne sono di prima qualità, mi infischio di tutti i tessuti e di tutti i metalli del mondo! - e credo che molti siano del mio parere!
Ma mettere capelli falsi sulla testa, per ubbidire alla moda! - aggiungere ai propri capelli i capelli di una morta, forse di una nemica, di una rivale, di una donna perduta, di un'infelice morta di contagio in un ospedale, oh, per Dio! è qualche cosa che ha del feroce, del selvaggio, del porco! - è un violare la natura, un attentato contro il pudore, contro la morale, contro l'igiene, contro il Padre Eterno! - è un insulto per i vivi, una profumazione per i morti! - Per sopportare questi fatti bisogna avere l'interna convinzione che lo chignon sia opera della Provvidenza per celare uno di quei misteri, come la generazione spontanea, dinanzi ai quali il naturalista rimane come un babbeo! - oppure bisogna venire alla conclusione, che Dio ha tolto alla più bella metà del genere umano il bene dell'intelletto - e in questo caso darei ragione ai turchi, non di starsene in Europa, ma di negare alla donna un'anima immortale!
   Non so se a voi accade - a me è sempre accaduto: - quando mi trovo in faccia ad una bella donna, mi vengono delle idee provocanti, tutte nuove: sento un certo prurito alle mani, un desiderio feroce ch'io non so vincere colla ragione; mi viene la frenesìa (non quella di Don Bartolo!) di cacciare le mani nel suo chignon per estirparne i capelli altrui: - mi viene il sacro furore di penetrare in quella pelosa massa nostrale per liberarla dalla dominazione straniera - vorrei insomma sventrare quel capo artificiale, come il cuoco sventra un dentice quando dà segni di putrefazione!
   Venite a me d'intorno, care fanciulle, che andate a letto con diciotto, venti, e anche trent'anni. Vergognatevi, donne leggere! insensate! pazze! - Perché violate voi i tesori di una bella chioma d'oro, o d'ebano, datavi dalla Provvidenza? - perché profanate il più nobile, il più poetico degli ornamenti naturali? - perché macchiate quel pudico velo di cui Eva si serviva, prima che fossero inventati i tessuti? - perché maritate i capelli vivi coi capelli morti? - perché unite in sacro vincolo i capelli che hanno radice e vegetano, coi capelli fossili? - Un poeta non canterà più la bellezza della vostra chioma per due ragioni: - la prima, perché portando a cielo i capelli di Beatrice, egli temerà di lodare invece quelli di Carolina - la seconda, perché non potrà più, come un tempo, chiamare di seta quei capelli nei quali voi mettete molto cotone - tanto più adesso che il cotone entra dappertutto! - Ricredetevi, che ne siete ancora in tempo, o fanciulle sedotte dalla Moda!!
   Nell'articolo precedente vi ho parlato delle origini delle Mode; e vi ho fatto toccare con mano che voi non siete che semplici strumenti, che servite di manto per celare i difetti di molte cortigiane celebri. - Oggi, e con più esempi, potrei provarvi che per le capellature accade anche di peggio. La penna però rifiuta di scrivere tante infamie. Non ve ne dico che una sola. Sapete voi l'origine dello chignon? - Una gran dama di Parigi, bella quanto ricca, fu colta dalla più schifosa delle malattie... dalla tigna; questa povera infelice perdette quasi tutti i capelli, ed era sul punto di suicidarsi, quando il demonio le sussurrò all'orecchio alcune parole, alcune parole che la fecero balzare di gioia, alcune parole che potevano farla rientrare in società, amata, rispettata, ammirata come prima. Quali parole aveva dunque pronunciate il diavolo all'orecchio di quella Dama? -Eccole:
   « - Dammi l'anima, ed io inventerò lo chignon! - »
   L'anima fu venduta, e lo chignon fu inventato. Quella gran dama comparì in società, e costrinse tutte le donne a nascondere i bei capelli altrui. Una tignosa ha inventato l'ordine dello chignon, e lo ha imposto alle figlie d'Eva, come un giorno Edoardo III d'Inghilterra, amante della Contessa di Salisbury, per punire il riso di certi cortigiani, innalzò una plebea legaccia di calza alla dignità di decorazione, pronunciando quel celebre motto: «Honny soit qui mal y pense!» -(Maledetto chi su questo fonda cattivo pensiero!)
   Taccio delle altre pettinature - come per esempio dell'ultima, testè comparsa; intendo dire dei capelli a frangia sopra la fronte, la quale ebbe origine da una moglie infedele che abbrustolì i suoi riccioli, mentre scriveva di notte all'amante.   Per nascondere il fallo, questa donna tagliò i capelli colla forbice, e costrinse tutte le mogli innocenti a portare in fronte il marchio di quell'infamia. - Carine tanto quelle frangie!!
   Conclusione. - Gettate dalle finestre gli chignons, e dite alle vostre madri ed ai vostri mariti, che siete pronte ad ubbidire ciecamente in tutto alla moda, meno nella pettinatura. - La moda nel vestire ha questo vantaggio sulla pettinatura: una foggia di abito originale sfavorisce le sole donne brutte, mentre lo chignon sfavorisce a un tempo le belle e le brutte!
   Abolite dunque lo chignon! Chi di voi non lo abolisce sarà considerata da tutti come una donna senza capelli, e tormentata da una di quelle malattie schifose che si pensano e non si dicono!


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