HOME
 
CHI SIAMO
 
PUBBLICAZIONI
 
AUTORI
 
PERIODICI
 
DIDATTICA
 
LESSICO
 
BIBLIOGRAFIA
 
RECENSIONI
 
EVENTI
 
CREDITS
Vai all'indice di questa sezione

ENRICO COSTA


Alla Regina d'Italia
Enrico Costa
Da questa landa dell'eterno oblio,
Che qual novella Niobe
Dannata è a lagrimar,
A te un saluto, o Margherita, invio
Sull'onda azzurra del Tirreno mar!

V'ha un fiorellin che i nostri campi abbella,
Sospiro della vergine
Che palpita d'amor;
Le bianche foglie, in forma d'una stella,
Intorno stanno a un bottoncino d'or.

È sì gentil, che a coglierlo t'invita;
E sempre, a chi l'interroga,
Parla d'amor, di fè ...
Quel fior porta il tuo nome, o Margherita,
Ed è bello e modesto al par di te.

Ha un disco del color de' tuoi capelli;
Ed ha di neve i petali,
Come le guancie hai tu;
Quel puro fior par che di te favelli,
Angelo di bellezza e di virtù.

Anch'esso ha di fronte una regal corona,
Eppur, modesto ed umile,
Sorride agli altri fior;
Anch'esso ha un vezzo d'oro, eppur lo dona
All'infelice che gli chiede amor.

Quando vedo una bianca pratellina
Chinar pudica il calice
Sul delicato stel,
Le dico: «a te somiglia una Regina
Cui le sue grazie ha pur concesso il ciel!»

E siete inver due creature belle;
Due fiori che rispondono
Ad un nome gentil;
Due rare gemme, due bianche sorelle
Cullate in seno d'un stesso april!

Non l'altera Camelia e non la Rosa,
Pomposi fior che adornano
Il superbo giardin,
Ti diero il nome! Ma, fanciulla, sposa
E madre, ti nomava un fiorellin! ...

Da questa landa dell'eterno oblio,
Che qual novella Niobe
Dannata è a lagrimar,
A te un saluto, o Margherita, invio
Sull'onda azzurra del Tirreno mar!

Pensa, o bionda gentil, che il sardo lido
Non ti contò fra gli ospiti
Cui noi sacriam la fè;
E questo mar che ne divide è infido,
Perché non reca i nostri pianti ai re!

Amo tre stelle - Una è nel cielo, e addita
Di nostra bella Italia
La forza e la virtù;
L'altra è nel prato, ed è la margherita;
La terza è al Quirinal - questa sei tu!

Non t'amo io, no, perché sull'aureo trono
Cingi la fronte candida
Con un serto regal!
Scettrati prenci uso a incensar non sono,
Poi che la morte a noi li rende ugual.

Non le tue gemme e l'oro - e non del soglio
Il seducente fascino
Prostrarmi al suol potrà:
Anche un re può cadere in Campidoglio
Quando l'amor d'un popolo non ha!

Ben altra gemma, o Margherita, brilla
E offusca il serto fulgido
Che sul fronte ti stà!
È il dolce lampo de la tua pupilla
Che a noi parla d'affetto e di bontà.

L'aureola di candor, che ti circonda,
Assai più bella e splendida
È del manto di un re!
Il dolce tuo sorriso, o bella bionda,
Val più dell'oro su cui posi il piè!

T'amo perché sei bella - ed hai le chiome
D'oro, e le guancie pallide,
E gli occhi di zaffir:
T'amo perché d'un fior tu porti il nome:
Perché dei poveretti sei il sospir!

Amali gl'infelici! Se t'imponi
A questo fido popolo
Con atti di virtù,
Tu vincerai! Perché soltanto i buoni
Benedetti ed amati son quaggiù!

O Margherita, o primo fior dei prati,
Tu celi nel tuo calice
Una virtù d'amor.
Ama e proteggi ognor gli sventurati,
E regnerai sovrana in tutti i cor ...

O primo fior d'Italia, o Margherita,
Le tue candide foglie
Or vorrei interrogar,
Siccome nell'april della mia vita
Col fior che ti somiglia io solea far.

Saper da te vorrei gli alti destini
Di questa cara Patria
A cui giurammo fè:
O fior gentil degli itali giardini,
Parla! I lieti responsi io chiedo a te! ...

Ma no, chè di sfogliar pur temerei
Il fior degli anni giovani
Che ti profuma il cor!
O Margherita, troppo bella sei!
Non vo' sfogliarti, mio leggiadro fior!

Oh, non temer; più interrogar non voglio
I misteriosi petali!
Già il core a me predì,
Che, se un ANGELO veglia in Campidoglio,
Volgeran lieti dell'Italia i dì ...!

Da questa landa dell'eterno obblio,
Che qual novella Niobe
Dannata è a lagrimar,
A te un saluto, o Margherita, invio
Sull'onda azzurra del Tirreno mar!

 
Centro di Studi Filologici Sardi - via dei Genovesi, 114 09124 Cagliari - P.IVA 01850960905
credits | Informativa sulla privacy |