Stabilimento tipografico del Corriere di Sardegna, 1878
Giovanni Maria Bua. Discorso del Senatore Giovanni Siotto-Pintor
Giovanni Siotto Pintor
Degli uomini nati in terra sarda Gianni Maria Bua avrà più che altri molti fama lontana. Non proponendomi di fare una biografia io vo’ accennare appena a quello in che maggiormente rifulse, la operosità della vita. Nella quale virtù eguagliato dal canonico Antonio Manunta, soprastette di lunga mano a tutti i suoi coetanei. Governante il vicerè e capitano generale Giuseppe Montiglio, nel novembre dell’anno trentunesimo, lo si trova arcivescovo d’Oristano, al quale ufficio congiunse l’altro di Delegato apostolico sopra i regolari. In quella doppia sua qualità caldeggiò la introduzione nell’isola de’ fratelli della dottrina cristiana, degl’ignorantini e delle scuole di San Giuseppe per la istruzione delle classi povere, delle orsoline per la educazione della gentili donzelle, suggerendo mezzo sicuro e spacciativo la soppressione de’conventi e de’monasteri non dediti alla istruzione, de’ Domenicani di Serramanna ad esempio. Le quali, vedute di sostituire a’ conventi case d’istruzione e di educazione secondando il pontefice Gregorio, metteva fuori una Commissione appropriata al bisogno.