Roma, Cacucci Editore, 1987
Sinfonia aurea
Francesco Zedda
Prologo
Il popolo di Milano, nel marzo del 1848, era insorto con le armi contro l’Austria; e, in cinque giornate di combattimenti, aveva cacciato via l’Armata Austriaca, comandata dal feldmaresciallo Radetzky. Il feldmaresciallo Radetzky si ritirò ma non si diede per vinto; rinforzò l’Armata con armi e con soldati giunti da Vienna; e, dopo quattro mesi, attaccò i battaglioni di milanesi, i battaglioni di volontari di altre città italiane scesi in campo per una guerra di liberazione; attaccò l’Esercito Sardo comandato dal re Carlo Alberto, sceso in campo anche lui contro l’Austria. Il feldmaresciallo Radetzky li vinse tutti a Custoza; ma non poté stravincere perché in tutta l’Italia c’erano insurrezioni contro la dominazione austriaca; e il Feldmaresciallo accordò un armistizio al Re di Sardegna. Nel marzo del 1849, il re Carlo Alberto attaccò di nuovo l’Armata Austriaca; e il feldmaresciallo Radetzky lo vinse nella battaglia di Novara, il Re, sconfitto, abdicò al trono e fuggì in esilio. E il feldmaresciallo Radetzky tornò a governare Milano più feroce di prima.
Il popolo di Milano, nel marzo del 1848, era insorto con le armi contro l’Austria; e, in cinque giornate di combattimenti, aveva cacciato via l’Armata Austriaca, comandata dal feldmaresciallo Radetzky. Il feldmaresciallo Radetzky si ritirò ma non si diede per vinto; rinforzò l’Armata con armi e con soldati giunti da Vienna; e, dopo quattro mesi, attaccò i battaglioni di milanesi, i battaglioni di volontari di altre città italiane scesi in campo per una guerra di liberazione; attaccò l’Esercito Sardo comandato dal re Carlo Alberto, sceso in campo anche lui contro l’Austria. Il feldmaresciallo Radetzky li vinse tutti a Custoza; ma non poté stravincere perché in tutta l’Italia c’erano insurrezioni contro la dominazione austriaca; e il Feldmaresciallo accordò un armistizio al Re di Sardegna. Nel marzo del 1849, il re Carlo Alberto attaccò di nuovo l’Armata Austriaca; e il feldmaresciallo Radetzky lo vinse nella battaglia di Novara, il Re, sconfitto, abdicò al trono e fuggì in esilio. E il feldmaresciallo Radetzky tornò a governare Milano più feroce di prima.