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GIORNALE DI CAGLIARI

Fascicolo 1° - Luglio 1827

Fascicolo 1°, Luglio 1827

Fascicolo 1° - Luglio 1827

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Fascicolo 3° - Marzo 1828 (supplemento)

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Giornale di Cagliari
Fascicolo 6° - Giugno 1828
Agricoltura, arti e mestieri

pp.14-15
Sull’utilità delle siepi.

La siepe costituisce un genere di chiusura più economico e più vantaggioso del muro […]; le piante di cui la natura ha vestito  la terra sono infinite, e ve n’ha di quelle che ai terreni secchi si adattano e vi prosperano, altre ve ne sono che allignano più facilmente in terreni paludosi ed umidi. A queste ultime si possono riferire li Tamarisci indigeni dell’Isola, che sotto un clima dolce facilmente allignano, ed eziando dove le acque son salse, a queste si possono aggiungere li salici, il vitex agnuscastus detto volgarmente agno casto, od albero del pepe, principalmente poi gli ontani, alberi dei luoghi umidi amantissimi, il cui legno è atto ai lavori di tornio e di scalpello, la scorza ed i fiori alla tintura, come a quest’uso dai villici sardi vengono adoperati. Molto adatti a formare le siepi nella pianura ed in tutta la Sardegna meridionale sono l’ Atriplex Halimus (Alimo), il Lycium europaeum (volgarmente ispina Cristi), li quali arboscelli crescono e prosperano anco nei luoghi arenosi ed aridi. Ottima a formare siepi si è la così detta medicago arborea, la quale si diletta nei luoghi marittimi […] Il Cytisus Spinosus, ed il Cytisus triflorum, l’Eronymus europaeus (Eronimo, berretta da prete, il Curpinus betulus (Carpino) sono tutte piante ottime per le siepi nei luoghi fertili, ed alquanto elevati sopra il livello del mare: a queste si possono aggiungere l’ Ilex aquifolium (agrifoglio, leccio spinoso) il cui legno è sovra ogni altro stimato per la durezza e per la bianchezza che prenda la tinta nera in guisa da imitare l’ebano: va coll’Ilex il taxus baccata (Tasso) il cui legno è venato elegantemente di rosso scuro e prende ottimo pulimento. Il prunus domestica (susino) il prunus spinosa ed insistitia (prunelli, susini di macchie) il pyrus Amelanchier  (Bagole) le eriche, le filarie, i Ramni, il Viburnum tinus (alloro tino) il Blupereum fruticosum  e molte altre di cui la Sardegna abbonda, si potrebbero con vantaggio adoperare per le siepi nei luoghi alquanto elevati o montagnosi. Si lodano da taluni le siepi fatte coll’acacia pseudo acacia, giova però l’avvertire che le radici di questa pianta serpeggianti ben al di là dei limiti di una siepe nuocer possono alla coltivazione delle altre. […] Il Cactus Turca (Fico d’India) costituisce quasi dappertutto nella Sardegna meridionale una siepe impenetrabile.

 

 
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