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BIANCA PITZORNO


Milano, Pratiche Editrice il Saggiatore, 2002
Storia delle mie storie. Miti, forme, idee della letteratura per ragazzi
Bianca Pitzorno
L’oggetto del discorso
1. Se un marziano in un giorno di trasloco
Spesso agli autori di letteratura giovanile viene chiesto di intervenire a convegni o a tavole rotonde, oppure di scrivere articoli su riviste specializzate, per teorizzare sul proprio lavoro. Ma come prt tutti gli artigiani, e più ancora per gli artisti, o comunque per quelle persone che svolgono un’attività considerata “creativa”, fare è molto più semplice che spiegare come si fa.
“Io credo che l’ultima persona a cui si dovrebbe chiedere di parlare della scrittura sia probabilmente lo scrittore” scrive Ursula K. Le Guin nel suo saggio Il linguaggio della notte, pubblicato in Italia dagli Editori Riuniti nel 1986. “Se volete sapere tutto del mare, andate a chiederlo a un marinaio, a un oceanografo, o a un biologo specializzato nella vita sottomarina, e loro possono dirvi molte cose sul mare. Ma se andate a chiederlo al mare stesso, che cosa vi risponde? Con mareggi e sciabordii. E’ troppo indaffarato ad essere se stesso per sapere qualcosa di sé”.
Nel caso degli scrittori per bambini, la prima e non minore difficoltà, quando si affronta in modo “scientifico” l’argomento, consiste nell’identificare con criteri netti e oggettivi la materia su cui si deve ragionare.
 
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