Firenze, Cotta e Comp. Tipografi del Senato del Regno, 1868
Sulle imposte e sulla questione finanziaria
Giovanni Siotto Pintor
Signori Senatori,
prima ch’io apprenda a ragionare vi voglio avvertiti, come io consideri oggi la quistione finanziaria nel suo più ampio concetto. Alcune delle proposte ministeriali comprese nel discorso del 24 marzo alla Camera dei Deputati accetto di grande animo, altre respingo e combatto. Propongo alla mia volta modi speditissimi e sicuri di liquidare il passato, dare assetto al presente, provvedere all’avvenire. Questo non posso io fare senzachè, procedendo col metodo di eliminazione, vi dimostri quali sieno oramai, a creder mio, imposte possibili in Italia e fruttuose. E poiché tutte le imposte legansi più o meno colla imposta principalissima, la fondiaria, di quest’ultima sovrattutto vi parlerò. Se vi parrà a quando a quando che le mie considerazioni non abbiano una utilità immediata, pensate che potranno averla in tempo molto prossimo.