Scrivo la vita d'uomo che tra i famosi della mia provincia nativa fu tra i più famosi; e non senza peritanza la scrivo ora che di lui e delle opere sue scrissero e portarono giudicio biografi ed elogisti, sardi e non sardi. Ma m'incuora a scrivere la conoscenza particolare ch'io m'ebbi di lui, l'antica benevolenza, stata dappoi conversa in amorevolenza, la quale diemmi facoltà di addentrarmi meglio che altri nell'animo di lui, e suole far luogo a quelle più intime manifestazioni che l'uomo discoprono al nudo quanto e quale esso è; e sonvi sopra ogni cosa tratto da un sentimento di gratitudine per la memoria di lui che tanto amai.
Se queste ragioni non bastino, un'altra n'ho in pronto che m sembra poter bastare per tutte è il secondo de' monumenti. Monumenti pe' grandi trapassati, monumenti pe' piccoli battezzati grandi dalle chiesuole, monumenti a perpetuare la memoria di chi nascere non doveva.