Torino, Tipografia Bellardi, Appiotti e Giorsini, 1871
Fuori Francia. Pensieri
Giovanni Siotto Pintor
Popolo pieno d’ingegno, privo di buon senso è il popolo franzese. Carni false, capelli falsi, parole false, falsa divozione, ecco la Francia. Fuoco se trattasi d’intraprendere, i francesi sono inetti al continuare e al compiere, alzano un vampo, crescono in baldoria, svaniscono in falavesche. Niente ci ha di vero in Francia, il parere è l’essere. Spregiatore di tutto e di tutti, attaccabrighe, zizzanioso, rissoso, arrogante, chiassoso, popolo unico piuttosto che singolare, non v’è timore che un franco-gallo non si discerna di lontano mille miglia. Prendi un francese e un arabo, mettili a bollire insieme, li riconoscerai al sapore.
Un savio scrittore rimproverava alla Francia l’incostanza e la mobilità perpetua. Il carattere nazionale ha lati splendidi, sventuratamente più splendidi che solidi. Nessun governo vi è buono. Nota il Thiers che la repubblica ha provato male sotto i repubblicani. Ha essa fatto miglior prova la monarchia sotto i monarcheschi?