Doloroso spettacolo è questo veramente, o signori, chino il fratello inverso il morente fratello mormorare all’orecchio di lui le solenni parole di morte. Forse che nell’udirle il cav. Baïlle dicea: voce del mio gremano è cotesta, e renderogli amore se mi fia dato di salire in questo giorno al bacio di Dio. E vi saliva egli, se morte avventurosa è frutto di vita intemerata. Della quale dicendo io, non dubito che voi mi darete amorevole orecchio, dappoichè sebbene all’altezza del subbietto non risponde il mio ragionare, contuttociò io parlo di persona voi notissima, che nacque tra voi, con voi visse, e per la gloria vostra maravigliosi e pressochè infiniti travagli sostenne. Dico qui io cosa men vera? Di poco avea passati primi tre lustri, e l’onorata fronte nel vostro liceo di verde fronda s’incoronava, né su’ venti anni di sua età egli era ancor venuto, che dicevate a lui: vieni tu giovine a sedere tra il senno de’vegliardi.