Italia ed Europa
La bella di Osilo
Marcello Cossu
p. 131
Daccanto, una immensa specchiera di Venezia e di fronte un vasto padiglione a merletti.
p. 166
Egli aveva dal Giudice d'Arborea un importante missione da compiere. Il Re d'Aragona, D. Pietro IV, avea divisato reintegrare nel dominio dei suoi Stati di Sardegna il Castello di Osilo mediante la cooperazione di Pietro III, suo amico, allora Giudice d'Arborea. Il giovane Ciro, ardimentoso guerriero, era stato appunto prescelto da quest'ultimo per siffatta spedizione.
p. 166
Il giovane Ciro, ardimentoso guerriero, era stato appunto prescelto da quest'ultimo per siffatta spedizione. Pertanto egli veniva in Osilo a preparare gli animi del popolo, che sapeva insofferenti del giogo del marchese Lupo, e a prendere consiglio coi Maggiori ed Anziani del paese.
p. 204
Vent'anni dopo un pellegrino tornato da Terra Santa fu trovato morto sopra una lapide entro la Chiesa Maggiore di Osilo.
Lanusei, Tipografia Sociale, 1885
Ritedda di Baricau
Marcello Cossu
pp. 5-6
Salve, Lanusei! Salve, o lieta terra, che Foscolo chiamerebbe ben a ragione festante di vendemmia per le colline pampinose che ti circondano. Dalla vetta del monte, al cui fianco ti estendi, simile a branchi di pecorelle, io ammiro commosso l'incantevole panorama che si spiega a'tuoi piedi. Laggiù è un filare di montagne, che alternando le loro cime, le lanciano sempre più alte, accavallandole quasi le une sulle altre. Quinci son valli segrete protette da boschi, sparse di villaggetti e di chiesuole appoggiate alle falde delle colline.