Leggende
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
pp. 16-17
Tu vi noti un'onda che placida scorre sull'erbetta, ragionando d'amore, e un zeffiro che giocondo piove nembi di fiori e reca sull'ali aurate i sospiri d'un anima amante. Ci vedi vasti campi fioriti, e molti seggi profumati, ove scherzano vaghissime ninfe ed amori, e v'intrecciano danze e carole; e queruli rivi e trasparenti, e argentei laghi tranquilli, ove saltellano cigni e sirene, e v'innalzano flebili canti armoniosi. Onde il tuo animo resta inebriato per sublime dolcezza, e i tuoi sensi illusi, gustano la soavità delle gioie, dei piaceri, e le lusinghe tutte della voluttà. Ed ora vi rimiri il cielo scintillante di vivide stelle, che paiono amoreggiare coll'argentata luna, ora rosseggiante di porpora e d'astro per l'apparire d'Aurora – or splendido, abbarbagliante al folgorar di Febo. Ed ora ve lo rimiri fosco e minaccioso, solcato da quando a quando, da sanguigni lampi; e v'ascolti il terribile tuono che freme, il turbine impetuoso che conquassa, l'uragano che imperversa. Il mare vi guardi come immensurabile cristallo in cui si specchi il firmamento, o come cerule piano trascorrente, ove tritoni e neridi gareggiano nel corso.
pp. 27-28
Ora a Sassari: l'è Sassari, come tu sai, quell'avenente donzella, che sempre più cresce e si sviluppa e sempre più divien bella. I suoi abitanti sono al solito spensierati, garruli, spiritosi; pagano come banchi le imposte, i balzelli, e s' infischiano di tutti i mali del mondo. Vero è non mancano fra loro – come avviene dei grandi centri – gli uomini politici – epperò i partiti, le gare. Vi sono i democratici, fra i quali i rossi fino alle midolla, che reputano i sovrani altrettanti Atrei d'umanità; i monarchici, che gridano la croce a quelli e reputano al contrario i principi altrettanti semidei. Né si stancano di venerarli, incensarli per diritto e per rovescio, tanto di procurarsi l'asterisco e possibilmente la pagnotta. In fine vengon quelli di genere neutro che la sanno lunga; costoro fingono il morto e attendono la bazza per spiegar bandiera.
p. 30
Ecco là l'Albergo degli Amici – ecco qua i nostri cavalli. Questo grigio stellato farà per te; non è leggiero come saoro inglese, né feroce come un arabo morato, però t'assicuro, è un assai brioso animale. Dio liberi! - non fa per me; non ci ho saputo mai ben tenere a cavallo; piuttosto, se permetti, io monterò questo vecchio baio che mi ha tutta l'aria del cavallo dell'Apocalisse.
p. 37
E dite, Paolo, è da molto che voi amate questa Diana?
p. 39
Occhio non vede e cuor non s'arrabatta! >> Infatti, ditemi, Paolo, come si mostra ora a voi, la Niobe?