Nazioni extraeuropee
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
p. 151
Traversammo così quei vasti e ardentissimi deserti, che dividono l'Etiopia dal mare e finalmente, con la letizia del cuore, c'imbarcammo per Iaffa.
p. 158
Questo soglio sembrava l'aria d'Imene o il tempio di Ciprigna. - Tra le pieghe di esso io vedeva un turco splendidamente vestito, coricato sopra un divano. - Figuratevi, madonna un uomo alto come una palma e dalle membra proporzionate – dalla barba nera d'ebano e lunga – dai capelli ricciuti – dagli occhi nerissimi e scintillanti – dai lineamenti regolari, decisi su cui erri una sfumatura di grata fierezza. - Tale era colui – egi era il Soldano; io adunque senza saperlo, mi trovava nel suo Harem. Non appena vi entrai una folla di ninfe e di amorini mi cinsero con ghirlande di Flora e blandemente mi tiravano verso il turco.
p. 158
E qui neghittosamente sdraiate vedeva le più belle Giordane, le più leggiadre Circasse e le Greche più graziose – le Arabe, le Perse, le Sire più venuste e odorose, inspiranti lusinghe, molli di voluttà.
pp. 159-160
Queste mi furono subito intorno affettuose e sensibili al mio pianto – chi di esse mi offriva frutte gustosissime – chi confetti deliziosi. Chi poi tergeva benignamente le mie lacrime.... - E poiché io esternai il bisogno di voler respirare un'aria più libera, le sultane mi discesero nei vasti giardini del Serraglio. << Che dirò, madonna, di essi? - il sorriso più bello della natura era concentrato in quel luogo! - Ivi il cielo mi sembrava specchio levigato - la terra, uno smalto di smeraldi, frastagliato da vergini boschetti, da laghi tranquilli, d'argentei zampilli, d'allee odorose – dove scorrevano numerose famiglia di animali di diverse regioni – e vi cantavano variopinti uccelletti dal canto divino.
La bella di Osilo
Marcello Cossu
p. 130
Noi diremo alcune parole di questo Etiopo che ne interessa. Moro era nativo della Libia, ed un giorno era ricco e potente non che felice; ma la sua stella lo volle misero schiavo. In un funesto scontro ch'egli ebbe coi Giannizzeri del Sultano, fu tatto prigioniero, trasportato in Oriente e ivi venduto.