Contatti con altri paesi
La bella di Osilo
Marcello Cossu
p. 155
Egli aveva scorso i polverosi turbini di Sahara che si erano rovesciate sul suo capo, e richiamava alla mente i felici giorni giovanili. - Vedeva la palma del suo orto, il cipro ed il nardo, il gruogo, il cinamomo e l'incenso, i ruscelletti e i pozzi d'acqua viva.... e sospirava, perchè aveva perduto ogni cosa. Vedeva l'Urì dei suoi primi sogni d'amore, e le parlava come l'avesse innanzi.
p. 166
Egli aveva dal Giudice d'Arborea un importante missione da compiere. Il Re d'Aragona, D. Pietro IV, avea divisato reintegrare nel dominio dei suoi Stati di Sardegna il Castello di Osilo mediante la cooperazione di Pietro III, suo amico, allora Giudice d'Arborea. Il giovane Ciro, ardimentoso guerriero, era stato appunto prescelto da quest'ultimo per siffatta spedizione.
p. 204
Vent'anni dopo un pellegrino tornato da Terra Santa fu trovato morto sopra una lapide entro la Chiesa Maggiore di Osilo.
Lanusei, Tipografia Sociale, 1885
Ritedda di Baricau
Marcello Cossu
p. 14
Ritedda solea vestire una sottana di fine lana a pieguzze, che le ricadeva lungo i torniti fianchi; un giubbetto ricamato a fiori e fettucce d'oro, stretto alla vita e aperto sul petto, che faceva risaltare l'esuberanza dal suo seno, ed in testa, l'ellenico peplo d'un bello scarlato, con intorno un listello azzurro, assicurato da una catenina di eletto metallo, che le dava la sembianza di una graziosa Briseide.
p. 72
Fra i molti fatti avvenuti allora di simil genere, ricordo questo, atatomi raccontato da un reduce di Crimea.